Teatro Niccolini

Via Ricasoli, 3/5
50122 Firenze (FI)
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T. +39 055 094 6404

Teatro Niccolini

riaperto nel 2016

Il recupero del teatro

Edificio di grande interesse storico e architettonico, il Niccolini, già Teatro del Cocomero, è il più antico di Firenze e tra i primi teatri “moderni” d’Europa. Negli anni Settanta e Ottanta ospita artisti come Vittorio Gassman, Carlo Cecchi e Carmelo Bene.

Mauro Pagliai lo compra nel 2006 dalla famiglia Ghezzi per recuperare l’immobile, inutilizzato dal 1995, e riaprirlo al pubblico nel 2016.

L’architetto André Benaim dirige il lungo lavoro di ristrutturazione riportando la struttura allo splendore originale: 406 posti e 4 ordini di palchi. Tutti gli impianti sono rinnovati e vengono installate le più moderne tecnologie di sicurezza. Dal recupero dei locali commerciali, rinasce il foyer del 1914, dove oggi si trovano la biglietteria, il caffè e il bookshop.

Gli Infuocati

La Compagnia dei Concordi è la prima accademia di drammatici a Firenze indipendente dalla corte granducale. Nata nel 1644 da un gruppo di nobili protetti dal Principe Don Lorenzo de’ Medici, si trasforma nel 1648 in Accademia degli Immobili e nel 1650 riceve in affitto alcune stanze del Palazzo degli Ughi in Via del Cocomero (oggi via Ricasoli).

Nel 1651 gli accademici si scindono in due: una parte fonderà in via della Pergola il teatro omonimo, l’altra parte rimane in via del Cocomero diventando l’Accademia degli Infuocati. Il loro stemma raffigura proprio una bomba accesa e il motto “A tempo infuocati”. Il teatro “del Cocomero” in riferimento alla via apre nel 1658.

Nel Settecento il teatro si amplia con un palco reale (1711), un terzo (1752) e un quarto (1754) ordine di palchi. Nel 1764 l’architetto Mannaioni modifica la platea nella forma a ferro di cavallo secondo la tradizione del teatro all’italiana.

Il Niccolini

Nel 1860 il teatro viene intitolato al drammaturgo livornese Giovanni Battista Niccolini, del quale vengono rappresentate diverse commedie. Nel 1888 è il primo teatro della Toscana illuminato elettricamente. Nel 1914 vengono realizzati il nuovo ingresso su via Ricasoli, un nuovo foyer, la galleria e il lucernario per illuminare la platea negli intervalli. L’Accademia degli Infuocati resta proprietaria dell’immobile fino al 1934, quando il teatro è ceduto alla famiglia Ghezzi.

Con l’avvento del cinema, anche il Niccolini si converte in sala cinematografica fino agli anni ’70. Quindi la proprietà, con Roberto Toni e Carlo Cecchi, fonda la compagnia del Granteatro che, attiva per una quindicina di anni, riporta i locali all’originaria destinazione eseguendo nei primi anni ’80 anche un restauro.

Teatro, musica, danza, ragazzi insieme a libri, storia, arte e formazione

Il Teatro Niccolini riapre con alternanza di generi – teatro, musica, danza, teatro dei ragazzi – che coinvolgono tutto lo spazio, compreso il Salone del Cocomero (un piccolo ridotto) a tutte le ore utili.

Con l’ausilio di moderne dotazioni tecniche saranno ospitati e trasmessi concerti di pianoforte, musica da camera, musica antica. Particolare rilievo avranno le produzioni artistiche in lingua, rivolte specialmente agli studenti universitari anglosassoni e a un target turistico alto, anche in considerazione dell’ubicazione. Il teatro infatti si trova in un’area nota e frequentata dagli stranieri, a dieci metri da piazza del Duomo e nell’asse Duomo, Basilica di San Marco, Museo dell’Accademia e Conservatorio “Cherubini”.

Il Niccolini ospita una libreria e un caffè letterario per creare una sinergia fra teatro e mondo dei libri, dove la parola “recitata” si rapporta a quella “scritta” e viceversa. Le conversazioni sul palcoscenico sono incorniciate da brevi esibizioni, con la presenza di artisti e personalità della cultura, al fine di avvicinare il grande pubblico giovanile sia al teatro che alle lettere.

Sono in progettazione rassegne di storia e storia dell’arte, con la partecipazione di accademici e intellettuali quali Franco Cardini, Claudio Magris, Dacia Maraini e Antonio Paolucci. Gli incontri sono supportati da traduzione simultanea multilingue, e vengono realizzati in collaborazione con RAI e FloLab, l’associazione che riunisce le maggiori università americane a Firenze.

Il Teatro ospiterà anche corsi come Firenze scrive, a cura dalla professoressa Serena Bedini, scrittrice e critico letterario. Un percorso teorico-pratico che viene svolto attraverso lezioni frontali, laboratori di scrittura e faccia a faccia con i protagonisti del libro.

Altre esperienze didattiche, sempre affidate a docenti universitari, riguarderanno la comunicazione giornalistica e il public speaking, il disegno e la grafica, la musica antica.

Il Niccolini nel 1995 e nel 2006