Teatro Niccolini

Via Ricasoli, 3/5
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T. +39 055 094 6404

22

Febbraio
13 giugno 2024

Viva l’Italia:
Bettino Ricasoli

con

Giovanni Cipriani

I NOSTRI GENI
Fiorentini d’ogni tempo fuori dal comune

Ciclo di incontri dedicato a celebri letterati, artisti, scultori, architetti, raccontati da intellettuali e scrittori.

A cura di Franco Cardini e Riccardo Nencini
Modera gli incontri la giornalista Carlotta Romualdi
Il lunedì, dalla ore 17.00 alle ore 19.00


Caffè Letterario Niccolini – Via Ricasoli 3, Firenze


 

Giovanni Cipriani
Viva l’Italia: Bettino Ricasoli

 

Figura eccezionale, quella di Bettino Ricasoli. Imprenditore agricolo lungimirante e innovativo, introdusse la meccanizzazione nella coltura dei campi. Agì con intraprendenza nel settore vinicolo, disponendo delle splendide fattorie di Brolio, di Cacchiano e di Meleto. Considerò il vino non una bevanda, ma un alimento, elaborando una intelligente miscela di uve bianche e di uve rosse, in grado di offrire un prodotto di modesta gradazione, a basso costo, da non invecchiare: quel vino, con il nome di Chianti, avrebbe avuto un grande successo e si sarebbe imposto come prodotto di largo consumo.
Non meno brillante fu il ruolo di Ricasoli sotto il profilo politico: intuendo il tramonto della dinastia Asburgo Lorena, nell’aprile del 1859 si schierò senza esitazioni al fianco di Vittorio Emanuele II e fu a capo del Governo Provvisorio Toscano dopo l’uscita di scena del Granduca Leopoldo II. Condusse brillantemente in porto il plebiscito del 1860, che avrebbe proclamato ufficialmente Vittorio Emanuele II re eletto dal popolo toscano, sbarrando decisamente la porta ad una restaurazione lorenese. Il 17 marzo 1861, con la proclamazione del Regno d’Italia, Ricasoli emerse come statista di primo piano e, all’indomani della prematura morte di Camillo Cavour, fu scelto come suo successore alla guida dell’Italia unita. Fu di nuovo Primo Ministro nel 1866, mentre Firenze era capitale ed iniziava la III Guerra d’Indipendenza. Nemico del potere temporale del papato e alla ricerca di entrate aggiuntive per coprire le ingenti spese militari che il conflitto comportava, giunse alla decisione di incamerare con un Regio Decreto i beni conventuali: il Demanio incamerò un immenso patrimonio fondiario e artistico.
Ricasoli volle anche la trasformazione della sua più importante tenuta, il Castello di Brolio, in un edificio neogotico di gusto inglese e, con l’intervento dell’architetto Pietro Marchetti, la singolare ristrutturazione fu portata a compimento, a partire dal 1835. Proprio a Brolio Ricasoli si spense nel 1880 all’età di settantuno anni, e lì riposa all’interno della cappella del Castello.

 

Giovanni Cipriani, nato a Firenze il 13 Febbraio 1949 e laureato in Filosofia, fino al 2019 è stato professore associato di Storia Moderna presso il Dipartimento di Studi Storici, Archeologici, Geografici, Artistici e dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Firenze. Già titolare degli insegnamenti di Storia Moderna e di Storia della Toscana nell’Età Moderna, è stato vicepresidente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia, presidente del Centro di Cultura per Stranieri dell’Università di Firenze e degli Amici dei Musei e dei Monumenti Fiorentini. Ha inoltre presieduto la classe di Discipline Umanistiche e Scientifiche dell’Accademia delle Arti del Disegno e reggente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia.
Tre le pubblicazioni più recenti si ricordano Il cammino della storia. Scienza – Arte – Cultura (2018), La cultura medica e chimico-farmaceutica, di lingua francese e di lingua inglese e la sua diffusione in Italia, fra la metà del Settecento e l’inizio dell’Ottocento (2020), Vittorio Locchi. Un protagonista della storia e della cultura del Novecento (2023).

 

Ingresso gratuito. È gradita la prenotazione: tel. 055 0946404 – info@teatroniccolini.com

luogo

Sala teatro
Date e orari

13 Giugno 2024 17:00